mercoledì 29 aprile 2009

Franceschini: "Il sì di Berlusconi al referendum umilia la Lega"

ROMA - Il sì di Berlusconi al referendum elettorale umilia la Lega. Questo il commento del segretario del Pd Dario Franceschini all'indomani della dichiarazione con cui il premier ha annunciato che il 21 giugno voterà sì. "Berlusconi più che masochista è surrealista perché vuole abrogare una legge che hanno fatto lui e la sua maggioranza. Nessun problema per noi, visto che Berlusconi tutti i giorni si sta impegnando ad umiliare la Lega, bocciando le ronde, le norme sui Cie e ora dicendo sì al referendum", ha detto il leader democratico al programma di RadioTre "Faccia a faccia".
Ieri, conversando con i giornalisti a Varsavia, il presidente del Consiglio aveva rivelato che intende votare sì alla consultazione sulla legge elettorale: "Non sono masochista. Il referendum dà il premio di maggioranza al primo partito", aveva detto.
Nel corso della trasmissione radiofonica Franceschini ha evitato di commentare le parole di Veronica Lario sulle candidature femminili alle europee. "Preferisco attenermi alla saggezza popolare dei proverbi: fra moglie e marito non mettere il dito. E' una questione pubblica perchè sta su tutti i giornali, ma non può diventare oggetto di un commento politico".

29 aprile 2009 - La Repubblica

Europee, Veronica Lario stronca le candidaure europee del Pdl


«Ciarpame senza pudore». Così, Veronica Lario definisce, in una dichiarazione, l'uso delle candidature delle donne che a suo avviso si sta facendo per le elezioni europee. La signora Berlusconi ha deciso di mettere per iscritto in una mail - in risposta ad alcune domande sul dibattito aperto dall'articolo pubblicato ieri dalla Fondazione Farefuturo - il suo stato d'animo di fronte a ciò che hanno scritto i giornali sulle possibili candidate del Pdl alle europee.
«Voglio che sia chiaro - spiega - che io e i miei figli siamo vittime e non complici di questa situazione. Dobbiamo subirla e ci fa soffrire». Alla domanda su cosa pensa del ruolo delle donne in politica, alla luce delle polemiche di queste ore, Veronica Lario risponde che «per fortuna è da tempo che c'è un futuro al femminile sia nell'imprenditoria che nella politica e questa è una realtà globale. C'è stata la Thatcher e oggi abbiamo la Merkel, giusto per citare alcune donne, per potere dire che esiste una carriera politica al femminile».
«In Italia - aggiunge la moglie del presidente del Consiglio - la storia va da Nilde Jotti e prosegue con la Prestigiacomo. Le donne oggi sono e possono essere più belle; e che ci siano belle donne anche nella politica non è un merito nè un demerito. Ma quello che emerge oggi attraverso il paravento delle curve e della bellezza femminile, e che è ancora più grave, è la sfrontatezza e la mancanza di ritegno del potere che offende la credibilità di tutte e questo va contro le donne in genere e soprattutto contro quelle che sono state sempre in prima linea e che ancora lo sono a tutela dei loro diritti».
«Qualcuno - osserva Veronica Lario - ha scritto che tutto questo è a sostegno del divertimento dell'imperatore. Condivido, quello che emerge dai giornali è un ciarpame senza pudore, tutto in nome del potere». La signora Berlusconi prende anche l'iniziativa di parlare della notizia, pubblicata oggi da la Repubblica, secondo cui il premier sarebbe stato domenica notte in una discoteca di Napoli a una festa di compleanno d'una ragazza di 18 anni: «Che cosa ne penso? La cosa ha sorpreso molto anche me, anche perchè non è mai venuto a nessun diciottesimo dei suoi figli pur essendo stato invitato».
Intanto si sono chiuse le liste per le europee. Il deputato Pd Roberto Giachetti trova stucchevole e ipocrita il dibattito sulle candidature delle “veline”. "Perché non si parla anche dei velini?”, dice. “ Le candidature maschili avvengono forse in modo diverso? Tra queste c'è una selezione di merito? “.
E in effetti fra le ultime novità c'è la candidatura di Emanuele Filiberto di Savoia, reduce dal successo di “ballando sotto le stelle” nelle liste dell'Udc. Il principino si presenta “in nome dei valori della famiglia e cristiani” e, quanto alla sua dote politica dice “conosco la metà dei capi di stato europei e l'altra metà sono miei parenti”.
A proposito di parentele, con Berlusconi correrà anche Clemente Mastella, mentre sembra tramontare la candidatura di Paolo Cirino Pomicino (potrebbe però presentarsi la figlia).
Polemiche ancora aperte sulle candidature femminili del Pdl. Vittoria Franco (Pd) accusa: «La candidatura in massa di veline alle europee da parte del premier è uno scandalo». Ma non si sa ancora quali e quante new entries ci saranno nelle liste Pdl, dove sono riconfermati tutti o quasi tutti gli uscenti.
Il Pd ha chiuso le liste una settimana fa. Dario Franceschini ha deciso di non candidare se stesso nè altri leader come candidati di bandiera, ma solo persone che poi resteranno davvero nel Parlamento europeo. Tra questi c'è il giornalista del Tg1, David Sassoli. Il leader del Pd continua la sua battaglia non solo contro Berlusconi, capolista in tutte le circoscrizioni, ma anche contro il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, che ha fatto la stessa scelta. Di Pietro è capolista in quattro circoscrizioni su cinque, nelle Isole il nome di punta è Leoluca Orlando.
Nell'Udc oltre a Emanuele Filiberto di Savoia ci sarà, nella testa di lista, per la circoscrizione nord-ovest Magdi Cristiano Allam.
La sinistra comunista, che mette insieme Rifondazione comunista e Pdci, Socialismo 2000 di Cesare Salvi e Consumatori uniti, sarà l'unica sulle schede elettorali delle europee ad avere falce e martello. «Siamo l'unico voto utile», sostiene Oliviero Diliberto . I capilista: Vittorio Agnoletto nel Nord-ovest e al Sud, il segretario Pdci Diliberto al Centro, Lidia Menapace nelle isole e l'astrofisica Margherita Hack nel Nord-est.
Nel Nord-est si presenta anche la lista Bonino Emma con Bonino (capolista), Marco Pannella, Marco Cappato.

28 aprile 2009 l'Unità

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